The Boy – Recensione
The Boy è un film Horror/Thriller del 2016, incentrato sulle vicende di una ragazza che, anche per sfuggire a un ex stalker, si trasferisce nella villa inglese di una famiglia per fare da baby sitter al figlio della coppia, desiderosa di una vacanza.
Giunta in loco, la ragazza – la bella Lauren Cohan di The wlaking Dead, vero pregio del film – scopre che i genitori sono eccentrici (pazzi) signori che, perso il figlio ancora bimbo, lo hanno sostituito con un bambolotto, che vestono, nutrono, mettono a letto etc…
La villa è visitata solo da un fattorino tuttofare che li aiuta a tenere dietro alla consegna di spesa e smaltimento rifiuti e che di fatto diventa il comprimario maschile della storia.
Accudendo il bambino (Pupazzo) si deve seguire una lista di regole semplici ma efficaci che, se se violate, fanno arrabbiare il bambolotto…
Da qui seguono spoiler.
SPOILER
Il film sembra scivolare in una classica ghost story in cui il bambolotto sia posseduto dallo spirito del bambino morto, con atmosfere e stili che ricordano vagamente Annabelle, Chucky e The others (il bambolotto è timido e non fa cose strane se non sei fuori dalla stanza, impossibilitato a osservarlo).
Il dubbio che un po’ echeggia per tutto il film si scopre verso la fine, quando c’è la conferma che il bambino non è mai morto, ma è diventato un adulto quasi più pazzo dei genitori che vive nascosto fra i muri della Villa, dentro gallerie e passaggi segreti, osservando tutto e di fatto compiendo le mosse e gli spostamenti del bambolotto che lo impersonerebbe bambino… Il tutto con il volto celato da una maschera identica al viso del bambolotto e che, per un istante, lo fa quasi sembrare un enorme bambolotto a sua volta.
Dopo la solita lotta fatta di fughe e accoltellamenti vari, in cui non muore nessuno nonostante un lavoro degno di Giulio Cesare, la ragazza fugge, lasciando un finale aperto in cui scopriamo che il “bimbo” è ancora vivo nella villa… Pronto per un sequel di cui francamente non si sente il bisogno.