Recensione Film: Abigail
Abigail è la storia di un gruppo di criminali che si ritrova coinvolto nel rapimento di una bambina, che poi scopriranno essere un vampiro, col risultato di essere loro intrappolati e prede. Dovevo vederlo.
La protagonista, una giovanissima attrice 14enne che ha talento da vendere, ha tutti gli elementi per diventare un’icona, anche perché il tema dei bambini vampiri è sempre poco sfruttato, anche per la rarità di esemplari, sebbene ci siano antecedenti eccellenti come l’indimenticabile Claudia di Intervista col vampiro ed Eli, eunuco e fluido protagonista di Lasciami entrare. Parliamo quindi di due antecedenti librari e peraltro fra i capolavori del genere post-Dracula (che sono di fatto sti due e Io sono leggenda e Salem’ Lot e poco altro). Visivamente il film merita, molto videoludico in scenari survival horror, meno per la sceneggiatura e trama trita e scontatissima, ricca di citazioni a film e libri, non solo horror. Valido il cast, con anche un paio di fanservice a The Strain (altra opera meritevole) e Supernatural. Cliché di genere sprecati, con qualche originale variante, e un finale potenzialmente aperto che si presta a sequel. In cui magari rivedremo non solo Abigail, perché ovviamente dove c’è una bimba vampira spesso c’è anche un prevedibilissimo genitore…