I poteri delle tenebre – Dracula il manoscritto ritrovato – Recensione
Chi segue il mio blog è sicuramente al corrente della notizia che, fra i primi in Italia, ho diffuso circa a gennaio del 2017: il ritrovamento – o meglio lo “svelamento” – di una versione alternativa del capolavoro gotico sui vampiri. Makt Myrkranna, letteralmente “I poteri delle tenebre”, si è creduto per anni essere una semplice edizione in lingua islandese del romanzo di Dracula, mentre invece lo studioso Hans Corneel De Roos ha appurato essere una versione molto differente: così traducendola dall’islandese in inglese per renderla facilmente fruibile da tutti gli appassionati del Conte Dracula.
Nel corrente mese di maggio 2019, quasi in contemporanea con la ricorrenza del World Dracula Day (che corre oggi, 26 maggio, mentre scrivo questo articolo), Carbonio editore ha reso finalmente disponibile anche in italiano l’edizione islandese di Dracula, o meglio la traduzione in Italiano, sulla base del testo inglese tradotto da Hans De Roos, de “I poteri delle tenebre”.
“I poteri delle tenebre” è una versione appunto alternativa del romanzo “Dracula” di Stoker: a riguardo, è ipotizzabile che, avendo Stoker ceduto i diritti di pubblicazione all’editore per Inghilterra e USA, lo stesso abbia poi trattato direttamente la cessione dei diritti in Islanda, forse per ottenere un maggiore margine di profitto, e magari cedendo una delle prime stesure del romanzo (all’epoca non era facile né rapido inviare copie, non certo via mail, e questo potrebbe aver favorito – ipotizzo – l’invio di un manoscritto di bozza già pronto). Questo spiegherebbe anche l’esistenza di molti parallelismi tra gli sviluppi narrativi alternativi presenti ne “I poteri delle tenebre”, rispetto all’originale Dracula, e le tracce e idee di trama che lo stesso Stoker aveva concepito in tutta la approfondita fase di ricerca e stesura del testo del romanzo, a noi pervenuta in una raccolta di appunti e taccuini, disponibili anche in una edizione anastatica inglese (Bram Stoker’s notes for Dracula, a cura dei celebri studiosi
Makt Myrkranna fu pubblicato in Islanda dallo scrittore ed editore Valdimar Asmundsson (anche traduttore del testo), a partire dal 13 gennaio 1900 (circa 3 anni dopo l’originale pubblicazione di Dracula in Inghilterra, nel 1897) sulla rivista Fjallkonan: Asmundsson è oggi segnalato come co-autore accanto a Stoker di questa versione alternativa, non essendo appunto chiaro al 100% a chi vada attribuita la paternità delle cospicue modifiche al testo, rispetto alle quali, però, la coincidenza con gli intenti di Stoker rinvenibili nelle Notes, e la prefazione al testo islandese dello stesso Stoker, lasciano supporre quantomeno che l’originario Autore fosse bene a conoscenza delle modifiche, se non appunto esserne l’Autore principale, sulla base magari di una prima versione.
Non bisogna dimenticare che Dracula non è nuovo a versioni e traduzioni alternative: recentemente, infatti, era emersa anche una differente versione nella traduzione in lingua Turca, ben nota però nel tempo per le sue divergenze, che erano dovute a scelte di traduzione per adattare il romanzo e i personaggi alla diversa sensibilità e cultura islamica che caratterizza la Turchia. L’edizione turca del 1928, dell’autore Ali Rıza Seyfioğlu, non fu mai autorizzata da Stoker ed è alla base anche di una nota pellicola cinematografica del 1953 (questa edizione è reperibile appunto, dal 2017, anche in lingua inglese sul sito http://draculainistanbul.com/).
Non mi soffermo oltre sulle differenze esistenti tra la versione islandese e l’originale di Dracula, avendone già ampiamente trattato in una mia precedente recensione alla versione inglese, cui mi riporto quindi integralmente.
Mi limito a congratularmi con l’editore Carbonio per la lungimiranza nella scelta di editare in italiano questa versione, che rappresenta un caso letterario destinato a restare nel tempo: a questo editore l’onore della prima edizione italiana di questo volume, destinato a entrare nella storia.
L’edizione italiana riproduce fedelmente, con una traduzione ottima di Maura Parolini e Matteo Curtoni, la versione inglese del 2016 curata da Hans De Roos, con prefazione di Dacre Stoker e postfazione di John Edgar Browning: anche l’apparato critico, le immagini (tra cui una mappa del castello di Dracula) e le note al testo, sono tradotte e riportate fedelmente, per una esperienza di lettura che vada oltre al semplice testo letterale. Buona la qualità della carta e la grafica, anche di copertina.
Come peraltro avevo già anticipato in un altro mio articolo, l’edizione islandese potrebbe poi avere correlazioni anche con un’altra versione alternativa di Dracula, quella svedese dal titolo Mörkrets makter (sempre “I poteri delle tenebre”) precedente a questa e forse persino più articolata: la seconda parte de “I poteri delle tenebre”, infatti, è molto sintetica, rispetto alla prima, sembrando quasi un abbozzo o riassunto di una più ampia versione, forse proprio quella (illustrata) svedese, di cui dovrebbe essere in preparazione la traduzione inglese a firma di Rickard Berghorn…
Non ci resta che attendere per nuove scoperte o traduzioni riguardo il nostro vampiro preferito, gustandoci intanto questa splendida versione italiana de “I poteri delle tenebre” di Stoker/Asmundsson a cura di Carbonio Editore!
Per approfondimenti, invito anche a leggere lo splendido articolo di Franco Pezzini su Carmillaonline, che sottolinea anche un curioso parallelismo tra questa versione e il breve racconto espunto da Dracula noto come L’ospite di Dracula: che presenta una vampira austriaca, molto simile a quella che compare ne “I poteri delle tenebre” ma che di certo non poteva essere nota ad Asmundsson, visto che Dracula’s guest fu edito solo nel 1914 (dettaglio quindi che potrebbe rafforzare la tesi che il testo sia manipolazione originale dello stesso Stoker).
Scheda del libro:
Collana Origine
Traduzione Maura Parolini e Matteo Curtoni
Pagine 294
Prezzo 16,00 euro
Isbn 9788899970291
Uscita 9 maggio 2019