Mark Alan Miller – Hellraiser: Il tributo – Recensione
In contemporanea con gli USA, ecco la prima edizione italiana della novella ‘Hellraiser: The Toll’ (2018), in italiano “Il tributo”, romanzo breve che va a inserirsi nella saga di Hellraiser, ideata da Clive Barker e in questo caso scritta da Mark Alan Miller, dopo il romanzo ‘Schiavi dell’Inferno’ (The Hellbound Heart, 1986) e prima di ‘Vangeli di Sangue’ (The Scarlet Gospels, 2015), tutti pubblicati da Indipendet legions.
Sebbene il libro rappresenti un capitolo a metà tra le altre opere, in buona parte mi pare quasi svolgersi in parallelo con Vangeli di sangue e francamente suggerirei comunque di leggerlo dopo aver letto entrambi gli altri volumi, per meglio poter comprendere alcuni riferimenti che altrimenti rischierebbero, a mio giudizio, di restare un po’ impalpabili, se non dei potenziali spoiler.
In questo romanzo breve (circa 90 pagine, con illustrazioni b/n originali di Clive Barker e, in questa edizione, con una splendida copertina di Daniele Serra, già autore della copertina di Schiavi dell’Inferno) ritroviamo il ben noto personaggio di Pinhead, demone con la testa piena di chiodi dell’Ordine dei Cenobiti, ben noto nell’immaginario anche cinematografico della saga; ma ritroviamo soprattutto il personaggio di Kirsty Cotton, già apparsa nel primo capitolo della storia, cioè nel suddetto Schiavi dell’Inferno.
Il romanzo, risponde alla domanda che molti, forse tutti si ponevano, sul destino di questo personaggio umano e mortale, e la sua attuale posizione rispetto all’Ordine dei Cenobiti, separati dal nostro mondo solo da sottilissimi confini che in un attimo possono frantumarsi, trascinandoci nell’orrore. La trama rivela nuovi dettagli anche su Lemarchand, il mitico creatore delle Configurazioni del Lamento, le scatole capaci di evocare i Cenobiti.
Come atmosfera ed eventi, ma anche nello stile, il romanzo è molto più simile al primo capitolo della saga e più distante dal tono “scanzonato” e avventuroso di Vangeli di Sangue: il libro è comunque scritto bene e si legge in grande scioltezza, essendo sintetico e piacevole… Sul finale non rivelo nulla, ma auspico che questo titolo possa anticipare altri spiragli per nuove evoluzioni della trama, magari in un capitolo che prosegua gli eventi laddove si era chiuso Vangeli di Sangue.