SINOSSI:
Esiste un dio creatore di tutte le storie, di tutti gli altri dei e anche del giovane Ashioka, Dio del Dolore e della Morte, da sempre tormentato sulla natura del proprio ruolo nell’Universo.
Nel cosmo che Ashioka ha il compito di sorvegliare affinché l’equilibrio resti inalterato, esiste un pianeta rosso, Amhambara, desertico e inospitale, dove il sole sembra essersi addormentato, lasciando i suoi abitanti perennemente avvolti nell’oscurità.
Questo fatto è all’origine di una guerra decennale tra le due etnie che ci vivono: i pacifici Zaffiri, coltivatori e artigiani, amanti della natura, e i rozzi Sassosi, popolo di negromanti e minatori.
Le loro continue battaglie giovano al Dio della Guerra, che ha dato il proprio nome al pianeta e che dai Sassosi viene adorato e rispettato insieme ai propri figli: Violenza, Distruzione, Crudeltà e Disperazione.
Starà ad Ashioka capire perché il sole sia sparito e dove stia dormendo, ma anche cessare gli scontri e riportare la pace, ricomponendo un quadro antico e ancora valido, quello in cui la vita è un continuo susseguirsi di cicli e dove la morte non è la fine ma un nuovo inizio.
Link al sito dell’Ed. TABULA FATI: http://www.edizionitabulafati.it/ildiodeldolore.htm
Il romanzo è VINCITORE (primo premio) sezione “ROMANZO FANTASY” della Prima Edizione del Premio Nazionale di Letteratura “Le figure della parola”
Il romanzo è stato finalista (4o posto – pari merito con Diploma d’Onore) alla IX Ed. del premio Letterario Giovane Holden
Ha ricevuto menzione nelle seguenti rassegne:
“Accademia Res Aulica”
“I mercoledì della Torre”
RECENSIONI:
“A volte leggi un libro, trovi ciò che ti aspettavi e rimani deluso. A volte leggi un libro, non trovi ciò che ti aspettavi e ne sei piacevolmente sorpreso. In questo caso è buona la seconda. Non è un fantasy nel senso stretto del termine. Tuttavia, rientra a pieno titolo nel genere fantastico. È una sorta di favola per adulti, ambientata su un mondo che non è di questo mondo, ma che a questo mondo ha molto da mostrare e molto da insegnare. Le vicende coinvolgono e contrappongono umani e divini: sostenuti da sentimenti e valori di tale levatura da trascendere la loro umanità, i primi; animati da tratti e comportamenti che sono quanto di più lontano dal concetto stesso di divinità, i secondi. Un pantheon di figure delineate con grande nitore, raccontate attraverso una prosa fluida e scorrevole, avvalendosi di un linguaggio che ben si adatta al ruolo di ciascun personaggio. Come ogni favola, anche questa ha una morale, che permea l’intera storia, ma che emerge a poco a poco. Finché, dopo aver letto l’ultima pagina, non si può che giungere alla necessaria conclusione. È vero, è così che vanno le cose. O perlomeno, è così che dovrebbero andare.” (Commento dell’amico scrittore Vittorio Piccirillo)
http://truefantasy.altervista.org/recensione-il-dio-del-dolore-di-francesco-brandoli/
http://www.fantasymagazine.it/24982/il-dio-del-dolore
http://www.rivistaunaspecie.com/recensione-dio-dolore-francesco-brandoli/
http://www.letazzinediyoko.it/recensione-il-dio-del-dolore-francesco-brandoli/
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http://www.lafeltrinelli.it/libri/brandoli-francesco/dio-dolore/9788874753840
“IL DIO DEL DOLORE”
Collana Minas Tirith (n. 4)
Ed. Tabula Fati, Chieti (TE), Settembre 2014
Vol. Unico di 176 pagg., € 14,00.
Romanzo Fantasy. [Copertina di Vincenzo Bosica]
[ISBN-978-88-7475-384-0]