L’idolo di Cthulhu – Statue
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Ph’nglui mglw’nafh Cthulhu R’lyeh wgah’nagl fhtagn.

“Nella sua casa a R’lyeh il morto Cthulhu attende sognando.”

Come forse molti di Voi sapranno, sono particolarmente appassionato dello scrittore Lovecraft e del mondo fanta-horror da lui creato. “Howard Phillips Lovecraft (Providence20 agosto 1890 – Providence15 marzo 1937) è stato uno scrittore statunitense del fantastico. Non molto apprezzato dai critici del suo tempo – che lo ritenevano troppo innovativo – non godette mai di buona fama se non dopo la sua morte. È oggi riconosciuto fra i maggiori scrittori di letteratura horror insieme ad Edgar Allan Poe, ed è considerato da molti uno dei precursori della fantascienza angloamericana.” [http://it.wikipedia.org/wiki/Howard_Phillips_Lovecraft].

Uno dei racconti più celebri di Lovecraft è “Il richiamo di Cthulhu” (The call of Cthulhu): talmente conosciuto e amato da essere diventato un po’ il simbolo dell’intera produzione letteraria dello scrittore statunitense (un po’ come Topolino per Disney).

La prima e più semplice descrizione di Cthulhu è così fornita da Lovecraft:

   “Non sarò infedele allo spirito dell’icona se dico che la mia immaginazione, a volte un po’ bizzarra, se la raffigurava contemporaneamente come una piovra, un drago e una caricatura umana. Una testa molle e tentacolata sormontava un corpo grottesco, scaglioso, con ali rudimentali; ma era l’aspetto complessivo che lo rendeva orribile. Alle spalle della figura s’intravvedeva una struttura ciclopica.”

Cthulhu fa parte di una progenie di demoni ancestrali ed extraterrestri che ha governato il mondo secoli prima dell’uomo e – un giorno – tornerà per regnare: questa è l’idea di fondo che caratterizza l’intera produzione letteraria di Lovecraft, e che si basa sulla figura de “i Grandi Antichi che erano vissuti molto prima della comparsa dell’uomo, e che erano giunti su questo giovane mondo dal cielo. Ora i Grandi Antichi erano scomparsi nel profondo della terra e sotto i mari, ma i loro cadaveri avevano rivelato ai primi uomini, in sogno, i segreti che bisognava conoscere. Da allora il culto non si era estinto.” Infatti, molti “avevano ammesso di farne parte, aggiungendo che esso era sempre esistito e avrebbe continuato a esistere nei deserti e nelle zone oscure del mondo, fino al giorno in cui il gran sacerdote Cthulhu, sorto dalla sua casa nell’immensa città sommersa di R’lyeh, avrebbe riconquistato la terra al suo potere. E quel giorno, quando le stelle fossero state pronte, egli avrebbe chiamato e i suoi adoratori lo avrebbero liberato. (…) Una cosa era certa: l’umanità non era la sola forma di vita dotata di coscienza su questa terra. Dal buio sorgevano Forme che visitavano i fedeli, e che tuttavia non erano quelle dei Grandi Antichi, perché nessun uomo li aveva mai visti.”

Si tratta di “una tradizione a confronto della quale le speculazioni dei teosofi impallidivano, e nel cui ambito l’uomo e il suo mondo sembravano cose effimere e apparse sulla scena solo di recente. Per interminabili ere altre Creature avevano dominato la terra, edificando possenti città. I Loro segni (…) si potevano ancora vedere nei megaliti che sorgevano sulle isole del Pacifico. Gli Antichi erano morti milioni d’anni prima che nascesse l’uomo, ma c’erano arti che li avrebbero resuscitati quando le stelle fossero tornate nella giusta posizione lungo il ciclo dell’eternità. Essi erano venuti dalle stelle, portando le Proprie immagini con Sé. I Grandi Antichi (…) non erano composti di carne e sangue. Avevano sì una forma corporea (…), ma non si trattava di una forma materiale. Quando le stelle assumevano la giusta posizione Essi potevano calarsi da un mondo all’altro del firmamento, ma quando la configurazione non era propizia Essi non potevano vivere. Sebbene fossero scomparsi da ère incalcolabili, non erano veramente morti: giacevano tutti in case di pietra nella vasta città di R’lyeh, e gli incantesimi del grande Cthulhu li conservavano per il giorno della gloriosa resurrezione, quando le stelle e la terra sarebbero state pronte di nuovo. Arrivato quel momento ci sarebbe voluta una forza esterna per liberare i Loro corpi, giacché l’incantesimo che Li conservava intatti impediva Loro di fare la prima mossa: dovevano limitarsi a giacere nel buio, svegli, mentre passavano milioni d’anni. Pensavano e sapevano tutto ciò che accadeva nell’universo, perché la Loro forma di comunicazione era la telepatia e anche ora parlavano nelle rispettive tombe. Quando, dopo infinite ère di caos, i primi uomini avevano fatto la loro comparsa sulla scena, i Grandi Antichi avevano comunicato con i più sensibili influenzandone i sogni. Solo così il Loro linguaggio poteva raggiungere le menti di carne dei mammiferi.”

I “primi adepti avevano fondato il culto intorno ai piccoli idoli esibiti dagli Antichi: idoli che provenivano da oscure regioni dello spazio e da stelle nere. Il culto non sarebbe scomparso finché gli astri non avessero occupato la giusta posizione, dopodiché i criptosacerdoti avrebbero sottratto il grande Cthulhu alla tomba ed Egli avrebbe risvegliato i Suoi sudditi e ripreso il dominio della terra. Sarebbe stato facile riconoscere quel tempo, poiché per allora l’umanità si sarebbe comportata come i Grandi Antichi: libera e senza freni, al di là del bene e del male, con leggi e morale gettate da parte, avrebbe passato il suo tempo a bestemmiare, uccidere e ad abbandonarsi al piacere. I Grandi Antichi, liberati, avrebbero insegnato all’uomo nuove bestemmie, nuovi modi di uccidere e di provare piacere, e tutta la terra sarebbe bruciata in un olocausto di estasi e di licenza. In attesa di quel giorno, e mediante una serie di riti appropriati, la setta doveva mantener vivo il ricordo degli antichi metodi e profetizzare il loro ritorno. Nei tempi dei tempi individui scelti avevano parlato, in sogno, con i Grandi Antichi nelle loro tombe: poi la grande città di R’lyeh si era inabissata con i suoi monoliti e i suoi sepolcri di pietra, e le acque, dense del mistero primordiale attraverso cui nemmeno il pensiero può filtrare, avevano impedito quella forma di comunicazione soprannaturale. Ma il ricordo non era scomparso e i sacerdoti dicevano che la città sarebbe riemersa quando le stelle avessero ripreso la vecchia configurazione. Nel frattempo erano dilagati dal profondo gli spiriti immondi della terra, corrotti e avvolti dall’ombra, carichi di notizie orribili raccolte nelle cavità dimenticate sotto il fondo del mare.”

 Un personaggio del racconto, l’Ispettore Legrasse, rinviene una statuetta di Cthulhu, da Lovecraft stesso definita coma “forgiata su altri mondi”: la statuetta è dettagliatamente descritta dall’Autore e, a sua volta, ci fornisce la più ampia raffigurazione del mostro Cthulhu.

 Il brano in questione è il seguente, che propongo – per la sua importanza – sia in lingua originale che in traduzione:

Inspector Legrasse was scarcely prepared for the sensation which his offering created. One sight of the thing had been enough to throw the assembled men of science into a state of tense excitement, and they lost no time in crowding around him to gaze at the diminutive figure whose utter strangeness and air of genuinely abysmal antiquity hinted so potently at unopened and archaic vistas. No recognised school of sculpture had animated this terrible object, yet centuries and even thousands of years seemed recorded in its dim and greenish surface of unplaceable stone. The figure, which was finally passed slowly from man to man for close and careful study, was between seven and eight inches in height, and of exquisitely artistic workmanship. It represented a monster of vaguely anthropoid outline, but with an octopus-like head whose face was a mass of feelers, a scaly, rubbery-looking body, prodigious claws on hind and fore feet, and long, narrow wings behind. This thing, which seemed instinct with a fearsome and unnatural malignancy, was of a somewhat bloated corpulence, and squatted evilly on a rectangular block or pedestal covered with undecipherable characters. The tips of the wings touched the back edge of the block, the seat occupied the centre, whilst the long, curved claws of the doubled-up, crouching hind legs gripped the front edge and extended a quarter of the way down toward the bottom of the pedestal. The cephalopod head was bent forward, so that the ends of the facial feelers brushed the backs of huge fore paws which clasped the croucher’s elevated knees. The aspect of the whole was abnormally life-like, and the more subtly fearful because its source was so totally unknown. Its vast, awesome, and incalculable age was unmistakable; yet not one link did it shew with any known type of art belonging to civilisation’s youth – or indeed to any other time. Totally separate and apart, its very material was a mystery; for the soapy, greenish-black stone with its golden or iridescent flecks and striations resembled nothing familiar to geology or mineralogy. The characters along the base were equally baffling; and no member present, despite a representation of half the world’s expert learning in this field, could form the least notion of even their remotest linguistic kinship. They, like the subject and material, belonged to something horribly remote and distinct from mankind as we know it. something frightfully suggestive of old and unhallowed cycles of life in which our world and our conceptions have no part.

“L’ispettore Legrasse non era preparato alla sensazione che la statuetta aveva provocato tra gli studiosi: ma era bastato il vederla perché l’assemblea piombasse in uno stato di anormale eccitazione e il poliziotto si trovasse letteralmente circondato da chi voleva osservarla meglio. Era così bizzarra, così abissalmente antica che suggeriva visioni arcaiche e portentose; non era frutto di nessuna scuola di scultura conosciuta, ma rimaneva la terribile testimonianza dei secoli, dei millenni trascorsi sulla superficie verdastra di pietra misteriosa. Gli scienziati si erano passata la statuetta di mano in mano: alta fra i quindici e i venti centimetri, era realizzata con una tecnica squisita e rappresentava un mostro dalla forma vagamente antropomorfa, ma con una testa di piovra il cui volto era costituito da una massa di tentacoli sensori. Il corpo era scaglioso e flaccido, le zampe anteriori e posteriori culminavano in artigli sorprendenti, dalla schiena spuntavano due ali lunghe e strette. La creatura, che sembrava imbevuta di una malvagità innaturale, era gonfia e corpulenta, e stava sinistramente acquattata su un blocco o piedestallo rettangolare coperto di caratteri indecifrabili. L’estremità delle ali toccava l’orlo posteriore del piedestallo, la schiena occupava il centro mentre gli artigli lunghi e curvi delle zampe anteriori si tenevano aggrappate al bordo del piedistallo, sporgendo per un quarto dalla base. La testa cefalopode era piegata in avanti, in modo che le estremità dei sensori facciali sfiorassero il retro delle zampe, quasi all’altezza delle ginocchia. L’aspetto complessivo era anormalmente vivo e tanto più spaventoso in quanto non si sapeva nulla della sua origine. L’età della statuetta era incalcolabile, ma certo enorme e tale da incutere un senso di timore reverenziale; non c’era un solo indizio che permettesse di accostarla a una qualsiasi forma d’arte degli albori della civiltà o di altre epoche. Separata da tutto e diversa da tutto, era lavorata in un materiale che a sua volta costituiva un mistero: pietra verde quasi nera, lucida e scivolosa, con venature d’oro; un enigma per la mineralogia. I caratteri alla base erano ugualmente misteriosi: nessun membro del convegno riuscì a farsi la minima idea sulla famiglia linguistica degli ideogrammi, anche se fra i presenti vi erano alcune delle massime autorità mondiali. Proprio come la statua e il materiale di cui era fatta, i simboli appartenevano a un’epoca incredibilmente remota e che non aveva nulla a che fare con la storia dell’umanità; un’èra che faceva pensare a esecrabili forme di vita, a esseri con cui il nostro mondo e le nostre idee non hanno nulla in comune.”

N.B. Tutti i brani della pagina sono tratti dall’Ed. Mondadori, a cura di G. Lippi.

 Di questo idolo, infine, Lovecraft ha lasciato alcuni schizzi di suo pugno, che ne abbozzano le fattezze (ve li propongo qua sotto), aggiungendo un dettaglio nuovo: la presenza di tre occhi, anziché uno, sul profilo.

                                        Fig. 24- Cthulhu by HPL         Fig. 25 - Cthulhu 2

 Ed eccoci giunti al punto della questione: negli anni, come detto, Cthulhu è diventato un’icona della letteratura fanta-horror e della produzione di Lovecraft ed ha ispirato moltissimi artisti a descriverlo e rappresentarlo.

 Molti si sono dedicati anche alla maniacale riproduzione della statuetta/idolo appena descritta: su internet è persino possibile acquistare tali riproduzioni.

 Ma quale scegliere fra le tante? L’idea di questa pagina è, appunto, indicare quali siano le migliori e permettere a chi, come me, apprezza Lovecraft, di potersi divertire nell’osservare le bizzarre idee che i vari artisti hanno prodotto e – perché no? – magari di comprare una propria replica…

 La prima in assoluto, ritengo possa essere quella dell’artista Joe Broers: inutile osservare che è la riproduzione esatta del disegno di Lovecraft! La trovate al sito: http://lovecraftzine.com/store/lovecrafts-cthulhu-statue/  Se poi vi piace l’artista, potete visitare la sua galleria al sito: http://zombiequadrille.deviantart.com/

lovecraft__s_cthulhu_by_zombiequadrille

 Una versione molto simile, sempre realizzata sulla base del bozzetto originale di Lovecraft, è realizzata da un’artista italiana (bolognese come me): la bravissima Roberta Stella Martelli.

Ancora, un italiano, il bravissimo Andrea Bonazzi, con il suo splendido sito: http://web.tiscalinet.it/sculptus/

 Successivamente mi permetto di suggerire le opere dell’artista C.J. Cummings, al sito: http://www.raginggaijin.com/art.html Oppure al sito http://minipainting-guild.net/Reports/CJs_Cthulhu.html

                                    321_Cthulhuv2RightWeb          321_CthulhuPatinaFinalRightWeb

 Fra le versioni più famose e ricercate vi sono poi quella di Stephen Hickman (http://www.stephenhickman.com/)…

cthulu_by_sthepehn_hickman_02

 …E quella di Harold Arthur McNeill (http://www.arkham-studios.com/catalog/cthulhustatue.html).

cthulhustatue

 Poi, un altro artista americano, che si sbizzarrisce in multiformi versioni di Cthulhu e spesso vende le opere su e-bay, lo trovate al sito: http://www.meatspider.com/MainMeat/scuptgallery001.htm

cthulhu_11SDone

 A relativo buon mercato si può trovare la statua di Richard Allen Poppe, in vendita sul sito http://www.arkhambazaar.com/, tuttavia priva di ali!

                        Cthulhu_Idol1_op_800x603    Cthulhu_Idol_3

 Bei colori presentano le statue del sito monotematico http://www.cthulhustatues.com/main.html, tuttavia meno nitide delle altre.

                                                 cthulhu58     cthulhu54

 Molto famose – sebbene non di mio gusto – sono quelle inserite dalla H. P. Lovecraft Historical Society nel proprio film muto ispirato al racconto, e rintracciabili sul sito http://www.cthulhulives.org/toc.html. Un esempio:

                                                 alertv2    legrasseV2-front

 Infine, potete rintracciare altre versioni della statua, di cui ognuno propone una variante. Molte sono ovviamente di artisti dilettanti e che non vendono la loro produzione (anche per ovvi motivi).

 A titolo paradigmatico, Vi propongo le versioni più affascinanti (le prime due tratte dal sito http://www.yog-sothoth.com/modules.php?name=Forums&file=viewtopic&t=10153, mentre la terza dal sito http://www.miskatonic.net/cthulhu/idol2.htm, dove ne potete visionare anche altre):

 In conclusione, ecco il tentativo – mal riuscito – che io stesso ho provato a realizzare e che, purtroppo, si è persino rotto (acquisendo, però, un fascino da antica reliquia che poche riproduzioni hanno):

Photo01CC

 For the images: © of the owners.

SAGGISTICA
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Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "William Hope Hodgson Carnacki L'indagatore dell' occulto a cura di Gabriele Scalessa pawилRomo"

“Biografia di William Hope Hodgson”, in Carnacki. L’indagatore dell’occulto (di William Hope Hodgson; a cura di Gabriele Scalessa), Collana I tre sedili deserti n. 8 (diretta da Giuseppe Aguanno), Ed. il Palindromo, Palermo, Novembre 2023, pagg. 291-302. Articolo/Saggio letterario. Con illustrazioni b/n.

Link al sito dell’editore: http://www.ilpalindromo.it/edizioni/carnacki-lindagatore-dellocculto/

Zothique 5

“Dracula: divergenze di edizioni attraverso lingue, epoche e media”, in Zothique n. 5(a cura di Pietro Guarriello), Ed. Dagon Press, Pineto (TE), Inverno 2021 [Gennaio 2021], pagg. 221-251. Articolo/Saggio letterario. Con illustrazioni b/n.

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Copertina_SL_n._12bis_Ed._Speciale-

“L’arte grafica di H.P. Lovecraft”,in Studi Lovecraftiani n. 12-bis, edizione speciale (a cura di Pietro Guarriello), Ed. Dagon Press, Pineto (TE), Autunno 2012 [Aprile 2013], Vol. Unico di 68 pagg.. Saggio letterario. Con illustrazioni b/n.

Link al sito Dagon Press: http://studilovecraftiani.blogspot.it/

(ISBN 580-00-8771-410-5)

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Segnalazione sul sito “Weirdletter” :

http://weirdletter.blogspot.it/2013/04

studi lovecraft 14

L’orrore non si lascia leggere: H.P. Lovecraft a teatro”, in Studi Lovecraftiani n. 14, (a cura di Pietro Guarriello), Ed. Dagon Press, Pineto (TE), Estate 2016 [Diffusione giugno 2016], pagg. 114-121. Articolo/recensione di spettacolo teatrale. Con illustrazioni b/n.

Link al sito Dagon Press: http://studilovecraftiani.blogspot.it/

Vetrina “LULU” dell’editore: http://www.lulu.com/spotlight/DagonPress

Skan31-32

Ring novello Dracula”, in Skan Magazine n. 31-32 (Anno 3, n. doppio), Marzo-Aprile 2015, pagg. 11-15. Saggio letterario.

[Rivista digitale scaricabile gratuitamente dal sito: http://sourceforge.net/projects/skanmagazine/files/skan_31-32.pdf/download ]

RACCONTI
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providence_tales_7

Il naufragio della stirpe dei Vaughen”in Providence Tales n. 7 – Rivista quadrimestrale, AA.VV. (a cura di Gianfranco Calvitti e Giacomo Ortolani), Ed. Providence Press, Bologna, Calendimaggio 2021 (maggio 2021), pagg. 143-178, genere Weird/Horror.

Link al sito: http://www.providencepress.it/it/prodotto/providence-tales-7/

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“Il dono di Uttuin La terra degli Anunnaki, AA.VV. (a cura di Francesco La Manno), Ed. Italian Sword&Sorcery Books, Casale Monferrato (AL), febbraio 2020, pagg. 26-55, genere Fantasy – Sword & Sorcery.

Antologia digitale acquistabile e scaricabile al sito: https://hyperborea.live/prodotto/la-terra-degli-anunnaki/

zothique 2

“La madre oscura”[Ristampa], in Zothique n. 2, AA.VV. (a cura di Pietro Guarriello), Ed. Dagon Press, Pineto (TE), gennaio 2019, pagg. 117-143, genere weird/horror. [Precedentemente apparso come “La madre” in: TrueFantasy Horror Stories 2015 del 31 ottobre 2015, pagg. 63-75, v. infra].

Link al sito: http://studilovecraftiani.blogspot.com/

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“Gaio Ghoul Cesare, in Impero, AA.VV. (a cura di Alessandro Iascy e Giorgio Smojver), Ed. Watson, Roma, dicembre 2018, pagg. 41-63, genere Storico/Heroic Fantasy – Gladius & Sorcery. Con illustrazione b/n di Pietro Rotelli (pag. 63).

Link al sito: http://watsonedizioni.it/prodotto/impero-antologia-gladiussorcery/

narragenda 19

“L’oro dei follettiin NarrAgenda 2019, AA.VV., Ed. Delmiglio, Verona, Novembre 2018, pag. settimanale XXXVIII dal 16 al 22 settembre 2019, genere Fantastico.

Link al sito Delmiglio: http://www.delmiglio.it/narragenda-2019/

Racconti di Dagon
“La pietra grigia”[Ristampa], in I racconti di Dagon, AA.VV. (a cura di Pietro Guarriello), Ed. Dagon Press, Pineto (TE), 11-19 settembre 2018, pagg. 173-186, genere weird/horror. [Precedentemente apparso come “La pietra” in: Skan Magazine n. 33-34-35 (Anno 3, n. triplo), v. infra.]. Il racconto è apparso anche tradotto in Francia con il titolo “La pierre”, sulla prestigiosa rivista Gandahar (N. 7; L’Enfer sur terre, a cura di Jean-Pierre Fontana).

Link al sito: http://studilovecraftiani.blogspot.com/2018/09/novita-dagon-press-torna-la-grande.html

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costituzioni-future
“Fattore controllo”[Ristampa], in Costituzioni future – Cocktail n. 15, AA.VV. (a cura di Luigi Petruzzelli, con il commento di Luigi Pecchioli), Ed. Della Vigna, Arese (MI),  giugno 2018, pagg. 195-211, genere Fantascienza. [Precedentemente apparso in: Futuro Europa – Rassegna europea di Science Fiction  N. 49, Ed. Elara Libri, v. infra.]

Link al sito: https://lnx.dellavigna.com/varia/144-costituzioni-future-9788862761703.html 

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Cover_Mediterranea_Web

“Una ballata di fuoco e di marein Mediterranea, AA.VV. (a cura di Francesco La Manno), Ed. Italian Sword&Sorcery Books, Casale Monferrato (AL), maggio 2018, pagg. 58-100, genere Fantasy – Sword & Sorcery.

Antologia digitale acquistabile e scaricabile al sito: https://hyperborea.live/prodotto/mediterranea/

copertina finale

Il veliero”, in Providence Tales – Rivista quadrimestrale, AA.VV. (a cura di Gianfranco Calvitti e Giacomo Ortolani), Ed. Providence Press, Bologna, Autunno 2017 (ottobre 2017), pagg. 78-90, genere Weird/Horror.

Link al sito: http://www.providencepress.it/it/providence-tales/

Narragenda 18

Il flauto giallo”, in NarrAgenda 2018, AA.VV., Ed. Delmiglio, Verona, Ottobre 2017, pag. settimanale XXVIII dal 09 al 15 luglio 2018, genere Weird.

Link al sito Delmiglio: http://www.delmiglio.it/narragenda-2018/

Eroica

Moor & Stone – L’anfora di Arcùn”, in Eroica, AA.VV. (a cura di Francesco La Manno e Alessandro Iascy), Ed. Watson, Roma, dicembre 2016, pagg. 209-249, genere Heroic Fantasy – Sword & Sorcery.

Link al sito: http://watsonedizioni.it/eroica-antologia-sword-sorcery/

ailus 1

Ridi, luttuosa, e io verrò da te”, in Gli Universi di Ailus. Heroic Fantasy Vol.1, AA.VV. (a cura di Francesco La Manno e Alessandro Iascy), Ed. Ailus, Milano, ottobre 2016, pagg. 149-174, genere Heroic Fantasy – Sword & Sorcery.

Link al sito: www.ailuseditrice.it

antares 11

Solo se chiedi scusa a Dostoevskij”, in Antarès Rivista, Ed. Bietti, Milano, ottobre 2016, pagg. 47-48, racconto omaggio a Charles Bukowski in stile realista.

Link al sito: http://www.bietti.it/riviste/charles-bukowski-tutti-dicevano-che-era-un-bastardo/

continuum-hopper-racconti-fantastici-sull-arte

La realtà in trasparenza”, in Continuum Hopper – Racconti fantastici sull’arte – La botte piccola n. 26, AA.VV. (a cura di Roberto Chiavini, Luca Ortino e Gian Filippo Pizzo), Ed. Della Vigna, Arese (MI),  settembre 2016, pagg. 57-78, genere Fantascienza/Weird.

Link al sito: http://www.edizionidellavigna.it/collane/LBP/026/LBP026.htm

narragenda 17

La storia della rosa”, in NarrAgenda 2017, AA.VV., Ed. Delmiglio, Verona, Settembre 2016, pag. settimanale LII dal 25 al 31 dicembre 2017, genere Fantastico.

Link al sito Delmiglio: http://www.delmiglio.it/narragenda-2017/

copertina-NarrAgenda-1-210x300

La prima volta che vidi un drago”, in NarrAgenda 2016, AA.VV., Ed. Delmiglio, Verona, Novembre 2015, pag. settimanale XVII dal 18 al 24 aprile 2016, genere Fantasy.

Link al sito Delmiglio: http://www.delmiglio.it/narragenda-2016/

Acquista questo libro: http://www.amazon.it/NarrAgenda-2016

true fantasy horror 2015

La madre”, in TrueFantasy Horror Stories 2015 del 31 ottobre 2015, pagg. 63-75, genere horror.

[Antologia digitale scaricabile gratuitamente dal sito: http://truefantasy.altervista.org/un-halloween-da-brividi-con-truefantasy-horror-stories-2015/]

Skan 33-34-35

La pietra”, in Skan Magazine n. 33-34-35 (Anno 3, n. triplo), Maggio-Giugno-Luglio 2015, pagg. 06-12, genere weird/horror.

[Rivista digitale scaricabile gratuitamente dal sito: http://sourceforge.net/projects/skanmagazine/files/skan_33-34-35.pdf/download  ]

i-figli-di-beowulf-2012-copertina

“Malie di tempesta”,in I figli di Beowulf 2012 – Il nuovo fantasy italiano, AA.VV. (a cura di Alberto Henriet), Ed. Midgard, Perugia, Ottobre 2012, pagg. 107-137, genere Western/Horror. Con due illustrazioni b/n di Pompeo De Vito (pagg. 115 e 128).

Link al sito Midgard: http://www.midgard.it/beowulf_2012.htm

(ISBN 978-88-6672-024-9)

Scheda

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“Hadding e il draugr”,in I figli di Beowulf 2010 – Il nuovo fantasy italiano, AA.VV. (a cura di Alberto Henriet), Ed. Midgard, Perugia, Febbraio 2011, pagg. 5-35, genere Fantasy.

Link al sito Midgard: http://www.midgard.it/beowulf_2010.htm

(ISBN 978-88-95708-86-7)

Scheda

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“Il figlio del vento”,in I figli di Beowulf 2009 – Il nuovo fantasy italiano, AA.VV. (a cura di Alberto Henriet), Ed. Midgard, Perugia, Maggio 2009, pagg. 38-62, genere Fantasy.

Link al sito Midgard: http://www.midgard.it/beowulf_2009.htm

Acquista questo libro: su IBS

(ISBN 978-88-95708-46-1)

Scheda

elara-futuro_49

“Fattore controllo”,in Futuro Europa – Rassegna europea di Science Fiction  N. 49, Ed. Elara Libri, Bologna, Febbraio 2008, pagg. 169-177, genere Fantascienza.

Link al sito Elara: http://www.elaralibri.it/fut-49.htm

Acquista questo libro: http://www.elaralibri.it/cat/fut/fut-049.htm

Scheda

perseo-futuro_n_47

“La grande glaciazione”,in Futuro Europa – Rassegna europea di Science Fiction N. 47, Ed. Perseo Libri, Bologna,Settembre-Dicembre 2006, pagg. 215-219, genere Fantastico.

Link al sito Perseo Libri: http://www.perseolibri.it/fut-47.htm

Acquista questo libro: http://www.elaralibri.it/cat/fut/fut-047.htm

Scheda

perseo-futuro_46

“Argo 9001-X”,in Futuro Europa – Rassegna europea di Science Fiction N. 46, Ed. Perseo Libri, Bologna, Giugno 2006, pagg. 107-112, genere Fantascienza.

Link al sito Perseo Libri: http://www.perseolibri.it/fut-46.htm

Acquista questo libro: http://www.elaralibri.it/cat/fut/fut-046.htm

Scheda

 

Info & Contatti
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Francesco Brandoli, nato a Castel San Pietro Terme (BO) nel 1981, è sempre stato un amante del fantastico, iniziando a scrivere e disegnare fin da bambino. Avvocato civilista, esercita la professione forense a Bologna, dove vive. Al suo attivo vanta la pubblicazione di racconti fantastici in raccolte di AA.VV., quali l’antologia fantasy I figli di Beowulf (Ed. Midgard), a cura di Alberto Henriet, e la rassegna di fantascienza Futuro Europa (Ed. Perseo/Elara), oltre a un saggio letterario su H.P. Lovecraft per la rivista Studi Lovecraftiani (Ed. Dagon Press). Nel 2014 è stato pubblicato il suo primo romanzo fantasy, “Il Dio del dolore”, presso i tipi di Tabula Fati.

Mail: francesco@francescobrandoli.eu

Autore membro della World Science Fiction Italia:

My Works
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Fra poche righe, troverete l’elenco cronologico inverso di tutte le mie pubblicazioni (dalla più recente alla più datata, con distinzione tra categorie se romanzi, racconti etc.), prima in Italia e – in fondo, a seguire – in altri Paesi.

Se siete incuriositi dal fatto che scrivo e siete interessati ad avere maggiori dettagli, questa pagina è ciò che fa per Voi.

Qui, però, non troverete la Storia della mia Vita, e non scoprirete le arcane cause che mi spingono a fare quel che faccio (“Perchè mi piace”)… Per quella, sempre che Vi interessi, Vi rinvio alla pagina About Me.

Ma, forse, sapete già tutto e sapete anche che – con tanta fatica – alla fine sono riuscito a pubblicare qualcosa: e lo devo soprattutto ai miei genitori, a Dio, ai miei parenti, agli amici… Alla mia vita e a me stesso, seppur io non sia “un’isola”, ma un puntino fra tanti. Ma non voglio scadere nel patetico e nello stucchevole.

Certo, devo tutto anche a Ugo Malaguti che qui ringrazio e che per primo ha creduto in me e apprezzato quel che gli ho fatto leggere – e alla Perseo Libri (oggi Elara); nonché al mitico Alberto Henriet, che mi ha chiesto di collaborare a una splendida antologia fantasy italiana, edita dalla Midgard editrice.

Non so ancora se riuscirò a realizzare opere maggiori, ma qui Vi illustro quanto ho compiuto fin’ora: poco, ma già tanto, di cui sono fiero e andrò orgoglioso per tutta la vita. Comunque vada a finire.

Grazie, Pellegrino, che qui sei giunto in visita, nel tuo girovagare…   

Link: Catalogo di SF, Fantasy e Horror

ROMANZI

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VISITA LA PAGINA DEDICATA AL ROMANZO!

“IL DIO DEL DOLORE”, nella Collana Minas Tirith (n. 4),  Ed. Tabula Fati, Chieti (TE), Settembre 2014, Vol. Unico di 176 pagg., € 14,00. Romanzo Fantasy. [Copertina di Vincenzo Bosica]

[ISBN-978-88-7475-384-0]

TRAMA – Link al sito dell’Ed. TABULA FATI: http://www.edizionitabulafati.it/ildiodeldolore.htm

Il romanzo è VINCITORE (1° premio) sezione “ROMANZO FANTASY” della Prima Edizione del Premio Nazionale di Letteratura “Le figure della parola”

Il romanzo è stato finalista (4° posto – pari merito con Diploma d’Onore) alla IX Ed. del premio Letterario Giovane Holden

RACCONTI

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Il naufragio della stirpe dei Vaughen”in Providence Tales n. 7 – Rivista quadrimestrale, AA.VV. (a cura di Gianfranco Calvitti e Giacomo Ortolani), Ed. Providence Press, Bologna, Calendimaggio 2021 (maggio 2021), pagg. 143-178, genere Weird/Horror.

Link al sito: http://www.providencepress.it/it/prodotto/providence-tales-7/

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“Il dono di Uttuin La terra degli Anunnaki, AA.VV. (a cura di Francesco La Manno), Ed. Italian Sword&Sorcery Books, Casale Monferrato (AL), febbraio 2020, pagg. 26-55, genere Fantasy – Sword & Sorcery.

Antologia digitale acquistabile e scaricabile al sito: https://hyperborea.live/prodotto/la-terra-degli-anunnaki/

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“La madre oscura”[Ristampa], in Zothique n. 2, AA.VV. (a cura di Pietro Guarriello), Ed. Dagon Press, Pineto (TE), gennaio 2019, pagg. 117-143, genere weird/horror. [Precedentemente apparso come “La madre” in: TrueFantasy Horror Stories 2015 del 31 ottobre 2015, pagg. 63-75, v. infra].

Link al sito: http://studilovecraftiani.blogspot.com/

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“Gaio Ghoul Cesare, in Impero, AA.VV. (a cura di Alessandro Iascy e Giorgio Smojver), Ed. Watson, Roma, dicembre 2018, pagg. 41-63, genere Storico/Heroic Fantasy – Gladius & Sorcery. Con illustrazione b/n di Pietro Rotelli (pag. 63).

Link al sito: http://watsonedizioni.it/prodotto/impero-antologia-gladiussorcery/

narragenda 19

“L’oro dei follettiin NarrAgenda 2019, AA.VV., Ed. Delmiglio, Verona, Novembre 2018, pag. settimanale XXXVIII dal 16 al 22 settembre 2019, genere Fantastico.

Link al sito Delmiglio: http://www.delmiglio.it/narragenda-2019/

Racconti di Dagon
“La pietra grigia”[Ristampa], in I racconti di Dagon, AA.VV. (a cura di Pietro Guarriello), Ed. Dagon Press, Pineto (TE), 11-19 settembre 2018, pagg. 173-186, genere weird/horror. [Precedentemente apparso come “La pietra” in: Skan Magazine n. 33-34-35 (Anno 3, n. triplo), v. infra.]. Il racconto è apparso anche tradotto in Francia con il titolo “La pierre”, sulla prestigiosa rivista Gandahar (N. 7; L’Enfer sur terre, a cura di Jean-Pierre Fontana, v. infra).

Link al sito: http://studilovecraftiani.blogspot.com/2018/09/novita-dagon-press-torna-la-grande.html

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“Fattore controllo”[Ristampa], in Costituzioni future – Cocktail n. 15, AA.VV. (a cura di Luigi Petruzzelli, con il commento di Luigi Pecchioli), Ed. Della Vigna, Arese (MI),  giugno 2018, pagg. 195-211, genere Fantascienza. [Precedentemente apparso in: Futuro Europa – Rassegna europea di Science Fiction  N. 49, Ed. Elara Libri, v. infra.]

Link al sito: https://lnx.dellavigna.com/varia/144-costituzioni-future-9788862761703.html 

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“Una ballata di fuoco e di marein Mediterranea, AA.VV. (a cura di Francesco La Manno), Ed. Italian Sword&Sorcery Books, Casale Monferrato (AL), maggio 2018, pagg. 58-100, genere Fantasy – Sword & Sorcery.

Antologia digitale acquistabile e scaricabile al sito: https://hyperborea.live/prodotto/mediterranea/

copertina finale

Il veliero”, in Providence Tales n. 1 – Rivista quadrimestrale, AA.VV. (a cura di Gianfranco Calvitti e Giacomo Ortolani), Ed. Providence Press, Bologna, Autunno 2017 (ottobre 2017), pagg. 78-90, genere Weird/Horror.

Link al sito: http://www.providencepress.it/it/providence-tales/

Narragenda 18

Il flauto giallo”, in NarrAgenda 2018, AA.VV., Ed. Delmiglio, Verona, Ottobre 2017, pag. settimanale XXVIII dal 09 al 15 luglio 2018, genere Weird.

Link al sito Delmiglio: http://www.delmiglio.it/narragenda-2018/

Eroica

Moor & Stone – L’anfora di Arcùn”, in Eroica, AA.VV. (a cura di Francesco La Manno e Alessandro Iascy), Ed. Watson, Roma, dicembre 2016, pagg. 209-249, genere Heroic Fantasy – Sword & Sorcery.

Link al sito: http://watsonedizioni.it/eroica-antologia-sword-sorcery/

ailus 1

Ridi, luttuosa, e io verrò da te”, in Gli Universi di Ailus. Heroic Fantasy Vol.1, AA.VV. (a cura di Francesco La Manno e Alessandro Iascy), Ed. Ailus, Milano, ottobre 2016, pagg. 149-174, genere Heroic Fantasy – Sword & Sorcery.

Link al sito: www.ailuseditrice.it

antares 11

Solo se chiedi scusa a Dostoevskij”, in Antarès Rivista, Ed. Bietti, Milano, ottobre 2016, pagg. 47-48, racconto omaggio a Charles Bukowski in stile realista.

Link al sito: http://www.bietti.it/riviste/charles-bukowski-tutti-dicevano-che-era-un-bastardo/

continuum-hopper-racconti-fantastici-sull-arte

La realtà in trasparenza”, in Continuum Hopper – Racconti fantastici sull’arte – La botte piccola n. 26, AA.VV. (a cura di Roberto Chiavini, Luca Ortino e Gian Filippo Pizzo), Ed. Della Vigna, Arese (MI),  settembre 2016, pagg. 57-78, genere Fantascienza/Weird.

Link al sito: http://www.edizionidellavigna.it/collane/LBP/026/LBP026.htm

narragenda 17

La storia della rosa”, in NarrAgenda 2017, AA.VV., Ed. Delmiglio, Verona, Settembre 2016, pag. settimanale LII dal 25 al 31 dicembre 2017, genere Fantastico.

Link al sito Delmiglio: http://www.delmiglio.it/narragenda-2017/

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La prima volta che vidi un drago”, in NarrAgenda 2016, AA.VV., Ed. Delmiglio, Verona, Novembre 2015, pag. settimanale XVII dal 18 al 24 aprile 2016, genere Fantasy.

Link al sito Delmiglio: http://www.delmiglio.it/narragenda-2016/

Acquista questo libro: http://www.amazon.it/NarrAgenda-2016

true fantasy horror 2015

La madre”, in TrueFantasy Horror Stories 2015 del 31 ottobre 2015, pagg. 63-75, genere horror.

[Antologia digitale scaricabile gratuitamente dal sito: http://truefantasy.altervista.org/un-halloween-da-brividi-con-truefantasy-horror-stories-2015/]

Skan 33-34-35

La pietra”, in Skan Magazine n. 33-34-35 (Anno 3, n. triplo), Maggio-Giugno-Luglio 2015, pagg. 06-12, genere weird/horror.

[Rivista digitale scaricabile gratuitamente dal sito: http://sourceforge.net/projects/skanmagazine/files/skan_33-34-35.pdf/download  ]

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“Malie di tempesta”,in I figli di Beowulf 2012 – Il nuovo fantasy italiano, AA.VV. (a cura di Alberto Henriet), Ed. Midgard, Perugia, Ottobre 2012, pagg. 107-137, genere Western/Horror. Con due illustrazioni b/n di Pompeo De Vito (pagg. 115 e 128).

Link al sito Midgard: http://www.midgard.it/beowulf_2012.htm

(ISBN 978-88-6672-024-9)

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“Hadding e il draugr”,in I figli di Beowulf 2010 – Il nuovo fantasy italiano, AA.VV. (a cura di Alberto Henriet), Ed. Midgard, Perugia, Febbraio 2011, pagg. 5-35, genere Fantasy.

Link al sito Midgard: http://www.midgard.it/beowulf_2010.htm

(ISBN 978-88-95708-86-7)

Scheda

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“Il figlio del vento”,in I figli di Beowulf 2009 – Il nuovo fantasy italiano, AA.VV. (a cura di Alberto Henriet), Ed. Midgard, Perugia, Maggio 2009, pagg. 38-62, genere Fantasy.

Link al sito Midgard: http://www.midgard.it/beowulf_2009.htm

Acquista questo libro: su IBS

(ISBN 978-88-95708-46-1)

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“Fattore controllo”,in Futuro Europa – Rassegna europea di Science Fiction  N. 49, Ed. Elara Libri, Bologna, Febbraio 2008, pagg. 169-177, genere Fantascienza.

Link al sito Elara: http://www.elaralibri.it/fut-49.htm

Acquista questo libro: http://www.elaralibri.it/cat/fut/fut-049.htm

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“La grande glaciazione”,in Futuro Europa – Rassegna europea di Science Fiction N. 47, Ed. Perseo Libri, Bologna,Settembre-Dicembre 2006, pagg. 215-219, genere Fantastico.

Link al sito Perseo Libri: http://www.perseolibri.it/fut-47.htm

Acquista questo libro: http://www.elaralibri.it/cat/fut/fut-047.htm

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“Argo 9001-X”,in Futuro Europa – Rassegna europea di Science Fiction N. 46, Ed. Perseo Libri, Bologna, Giugno 2006, pagg. 107-112, genere Fantascienza.

Link al sito Perseo Libri: http://www.perseolibri.it/fut-46.htm

Acquista questo libro: http://www.elaralibri.it/cat/fut/fut-046.htm

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SAGGISTICA

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“L’arte grafica di H.P. Lovecraft”,in Studi Lovecraftiani n. 12-bis, edizione speciale (a cura di Pietro Guarriello), Ed. Dagon Press, Pineto (TE), Autunno 2012 [Aprile 2013], Vol. Unico di 68 pagg.. Saggio letterario. Con illustrazioni b/n.

Link al sito Dagon Press: http://studilovecraftiani.blogspot.it/

(ISBN 580-00-8771-410-5)

Vetrina “LULU” dell’editore: http://www.lulu.com/spotlight/DagonPress

Segnalazione sul sito “Weirdletter” :

http://weirdletter.blogspot.it/2013/04

ARTICOLI

Potrebbe essere un'immagine raffigurante il seguente testo "William Hope Hodgson Carnacki L'indagatore dell' occulto a cura di Gabriele Scalessa pawилRomo"

“Biografia di William Hope Hodgson”, in Carnacki. L’indagatore dell’occulto (di William Hope Hodgson; a cura di Gabriele Scalessa), Collana I tre sedili deserti n. 8 (diretta da Giuseppe Aguanno), Ed. il Palindromo, Palermo, Novembre 2023, pagg. 291-302. Articolo/Saggio letterario. Con illustrazioni b/n.

Link al sito dell’editore: http://www.ilpalindromo.it/edizioni/carnacki-lindagatore-dellocculto/

Zothique 5

“Dracula: divergenze di edizioni attraverso lingue, epoche e media”, in Zothique n. 5, (a cura di Pietro Guarriello), Ed. Dagon Press, Pineto (TE), Inverno 2021 [Gennaio 2021], pagg. 221-251. Articolo/Saggio letterario. Con illustrazioni b/n.

Link al sito Dagon Press: http://studilovecraftiani.blogspot.it/

Link Amazon: https://amzn.to/3oSF79y

studi lovecraft 14

L’orrore non si lascia leggere: H.P. Lovecraft a teatro”, in Studi Lovecraftiani n. 14, (a cura di Pietro Guarriello), Ed. Dagon Press, Pineto (TE), Estate 2016 [Diffusione giugno 2016], pagg. 114-121. Articolo/recensione di spettacolo teatrale. Con illustrazioni b/n.

Link al sito Dagon Press: http://studilovecraftiani.blogspot.it/

Vetrina “LULU” dell’editore: http://www.lulu.com/spotlight/DagonPress

Skan31-32

Ring novello Dracula”, in Skan Magazine n. 31-32 (Anno 3, n. doppio), Marzo-Aprile 2015, pagg. 11-15. Articolo/Saggio letterario.

[Rivista digitale scaricabile gratuitamente dal sito: http://sourceforge.net/projects/skanmagazine/files/skan_31-32.pdf/download ]

Opere in Altre Lingue

SVEZIA

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Saggio “Koji Suzukis Ring: en oväntad ättling till Dracula”in Kontrast Magasin n° 2Svezia, Ottobre 2020, pagg., € 6,78 (SEK 69), genere saggio in ambito weird/horror.

Qui il link al sito dell’editore Svedese Aleph Bok: https://alephbok.com/kontrast-magasin-nr-2-2020/

Qui una anteprima del sommario: https://alephbok.files.wordpress.com/2020/10/lasprov_kontrast_nr_2_2020.pdf

Il mio saggio Ring novello Dracula, è stato tradotto e pubblicato in Svezia, in uan versione riveduta e aggiornata, col titolo “KOJI SUZUKIS RING: EN OVÄNTAD ÄTTLING TILL DRACULA” (Ring di Koji Suzuki: un inaspettato discendente di Dracula) sul n.2/2020 della splendida rivista Kontrast Magasin, edita da Aleph Bok e a cura di Rickard Berghorn.

Era già apparso in Italia col titolo “Ring novello Dracula”, in Skan Magazine n. 31-32 (Anno 3, n. doppio), Marzo-Aprile 2015, pagg. 11-15. Articolo/Saggio letterario[Rivista digitale scaricabile gratuitamente dal sito: http://sourceforge.net/projects/skanmagazine/files/skan_31-32.pdf/download ]

Una versione sempre datata è facilmente consultabile su questo stesso sito: Ring novello Dracula?

FRANCIA

 gandahar

Racconto La pierre, in L’Enfer sur terre: Gandahar n° 7Francia, Dicembre 2016, pagg., € 7,00, genere weird/horror.

Sito all’editore francese di Gandahar La reveue: https://www.gandahar.net/2016/10/21/l-enfer-sur-terre-gandahar-n-7/

Il racconto “La pietra”, dalle atmosfere Lovecraftiane, è stato tradotto e pubblicato in Francia, sulla prestigiosa rivista Gandahar, a cura di Jean-Pierre Fontana.

Era già apparso in Italia col titolo “La pietra”, in Skan Magazine n. 33-34-35 (Anno 3, n. triplo), Maggio-Giugno-Luglio 2015, pagg. 06-12, genere weird/horror: Rivista digitale scaricabile gratuitamente dal sito: http://sourceforge.net/projects/skanmagazine/files/skan_33-34-35.pdf/download

Come “La pietra grigia“, è stato recentemente ristampato in Italia (anche in formato cartaceo) nell’antologia I racconti di Dagon, AA.VV. (a cura di Pietro Guarriello), Ed. Dagon Press, Pineto (TE), 11-19 settembre 2018, pagg. 173-186 (v. supra).

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About me
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Francesco Brandoli, nato a Castel San Pietro Terme (BO) nel 1981, è sempre stato un amante del fantastico, iniziando a scrivere e disegnare fin da bambino. Avvocato civilista, esercita la professione forense a Bologna, dove vive.

Dal 2006 viene pubblicato dai principali editori specializzati nel fantastico in Italia (e recentemente anche in Francia), partecipando a varie antologie quali la rassegna di fantascienza Futuro Europa (Ed. Perseo/Elara), l’antologia fantasy I figli di Beowulf (Ed. Midgard), il recente volume “Continuum Hopper” (Ed. Della Vigna, 2016), oltre ad essere coinvolto in vari progetti del movimento “Italian Sword & Sorcery”, tra cui “Gli Universi di Ailus – Heroic Fantasy Vol.1” ed “Eroica” di Ed. Watson.

Nel 2014 è stato pubblicato il suo primo romanzo fantasy, “Il Dio del dolore” (Tabula Fati), vincitore del premio “Le figure della Parola”.

È autore anche di alcuni articoli e di un saggio letterario su H.P. Lovecraft per la rivista Studi Lovecraftiani (Ed. Dagon Press) e di un racconto “Bukowskiano” per la rivista Antarès (Ed. Bietti, 2016).

Gestisce un sito personale e blog: www.francescobrandoli.eu

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Breve storia dell’Autore…

Fin da bambino ho sempre amato immaginare Storie

Inizialmente, la mia fervida Fantasia si applicò sui Giocattoli. Se siete nati fra il 1970 e i primi anni ’90, o avete avuto figli in quel periodo, sicuramente avrete capito di quali giocattoli parlo: Master of the Universe, Transformers, Cavalieri dello Zodiaco, Tartarughe Ninja, Lego e soldatini, robot e pupazzi di ogni fattezza e colore.

Anni dopo – sono nato nel 1981 – arrivarono i primi videogames: ma non erano nulla di simile a quello che circola oggi… Erano goffi insiemi di quadratini di pochi colori, con storie banali e insipide. Dopo qualche anno migliorarono, sì, ma erano comunque avventure che con 200 lire e massimo due ore di tempo riuscivi a terminare.

E poi tutti in giardino, a giocare all’aperto, correre con la bicicletta o, se il tempo era brutto o avevi un amichetto di fianco, a creare storie coi Giocattoli succitati. I videogiochi non ci avevano ancora dato alla testa, né avevano assorbito tutta la nostra fantasia.

Se avevi un grosso tavolo rotondo di pietra sotto un albero di ampie fronde, come in giardino da mia Nonna, avevi Camelot o Eternia o qualsiasi Vattelapesca di mondo volessi visitare. E qualsiasi pupetto avesse almeno una mano e una testa e un qualche oggetto simile a un’arma (anche solo un rametto, lo stecco del Mottarello o il pugno plastico del pupetto stesso) poteva diventare qualsiasi altro mitico personaggio o eroe. Perchè erano le gesta che compiva, e non il suo equipaggiamento, a renderlo un eroe: e gli effetti speciali, le luci, le esplosioni, la Magia di Fulmini e Laser, di fumo e oscurità… Quella ce la mettevi Tu.

Certo… C’era la TV e c’era Bim Bum Bam. Ma i Cartoni di allora non avevano nulla a che vedere con quelli di oggi, anche se persino quelli di oggi sono belli, nonostante molti non siano affatto cartoni animati – cioè, come dice e riassume il nome, pezzi di albero lavorato su cui un umano ha rappresentato con vernice qualcosa cui ha dato vita con rapidi movimenti in successione – ma siano videogames di cui sei mero spettatore…

E c’erano i Fumetti e potevi Disegnare, che allora lo facevi davvero: ci passavi ore con una matita Giotto in mano, guardando il ragazzino sulla scatola che ritraeva una pecora su una roccia e ti sentivi come lui. Sentivi che la tua era Arte. E se facevi due più due – che a Scuola ancora ti insegnavano cosa voleva dire e tu cercavi di impararlo perchè ci credevi che fosse importante, perchè speravi davvero di trovare un lavoro comodo che ti desse uno stipendio decente da grande, come un po’ quello che facevano Mamma e Papà… Perchè avevi sentito quanto era stata dura per i Nonni, che si erano spaccati la schiena per qualche soldo durante la Guerra, quella VERA, quella Mondiale, non quella dei Videogiochi o di Rambo… –

Se facevi due più due… Dicevo… Capivi che Pantone, sommato a Disegno, sommato a Voglia-di-creare-Storie, faceva Fumetto: quelli che leggevi e che provavi a disegnare, con vignette storte, zero prospettiva – ché fino a pochi anni prima il cielo era una striscia blu in alto e la terra una verde o marrone in basso – e baloon troppo stretti per quelle quattro parole di discorso che riuscivi a racimolare.

Allora provavi anche a scrivere Storie: Poesie, Racconti, e Romanzi, che illustravi con i Giotto e la polverina e la colla, e per cui un quaderno ti bastava mille e mille volte.

Durante il liceo ho iniziato a scrivere con Word: e non me ne importa se Bill Gates frega il Mondo, limita la concorrenza e fa programmi scadenti, ché Linux e FireFox sono meglio e cavolate varie… Ché da ragazzo ti trovavi Word nel PC, e ringraziavi di avere quelli e ringraziavi di avere un correttore di errori, la possibilità di scrivere e stampare anche 20 copie di quello che avevi scritto, di farlo leggere in giro e che fosse elegante da vedere, quasi come un vero libro e non un quaderno scritto a Bic pieno di scarabocchi e cancellature.

Ho continuato a scrivere e, durante l’Università, mentre studiavo Giurisprudenza – o meglio cazzeggiavo per i bar dell’università in cerca di quelle ragazze vere che ancora ti spezzavano il cuore, mentre Amici e Grande Fratello erano ancora un inconveniente che pensavi sarebbe passati presto – ho migliorato il mio stile, iniziando a leggere molto: la roba che piaceva a me, non quelle pizze che ti danno a scuola perchè sono arte e DEVI leggerle, ma Tolkien, Poe, Lovecraft e altra roba che DEVI leggere perchè merita davvero, perchè è bella e perchè ne parli con gli amici davanti a una birra, una pigra sera autunnale. Anche se, a dire il vero, devo ammettere che Poe me lo aveva consigliato la mia prof. delle medie, insieme ad altra roba fantasy e altre cosette, ché aveva capito che non ero svogliato, ma che semplicemente molta roba mi faceva schifo ed era noiosa, ma l’importante, perchè imparassi a scrivere e parlare era che qualcosa leggessi. Che non fossero solo i fumetti dell’Uomo Ragno o Kenshiro o Topolino o Pazienza… E devo anche dire che ringrazio la mia prof. del ginnasio, che era pure una scrittrice, per avermi insegnato che esistono gli incisi, ed altri 600 trucchetti che mi sono tornati utili. Ed il prof. del Liceo e…e…e…

Ma andiamo avanti. Sempre durante l’Università scopro che non sono sufficientemente bravo a disegnare da fare il Fumettista: me lo dice Giorgio Cavazzano, e – beh, cavolo – di lui mi fido! Peccato, perchè avevo fatto anche un corso della scuola Umpty Dumpty dei Kappa Boys, con Vanna Vinci e Giovanni Mattioli… Ma “continua a scrivere”, mi era stato detto, “che sei bravo”.

Così continuo a scrivere, mando un po’ di roba in giro, finché Ugo Malaguti e la Perseo Libri non mi dicono – finalmente – che gli piace quello che ho scritto e che mi pubblicano qualcosa.

E così arriviamo a oggi, periodo in cui esercito la professione forense a Bologna – che qualcosa per vivere devi pur farlo, di soli sogni non campi – e continuo a scrivere. E se siete arrivati qui, se state leggendo queste righe, forse qualcosa avete già gustato e magari vi è anche piaciuto.

Grazie, Pellegrino, che qui sei giunto in visita, nel tuo girovagare. E se sei curioso di sapere qualcosa delle mie “opere”, visita la pagina My Works. 🙂